Mi chiamo Paola Cascione De Raho e sono una fisioterapista specializzata nella riabilitazione del pavimento pelvico. Esercito negli studi di Mesagne, Nardò e Bari.
Mi sono laureata nel 1998 con tesi di laurea sulla "Riabilitazione uro-ginecologica".
La riabilitazione del pavimento pelvico può essere definita come un insieme di tecniche di tipo conservativo non invasive con lo scopo di attenuare o risolvere i sintomi derivanti dalle disfunzioni della muscolatura che costituisce il pavimento pelvico.
Quest’ultimo è un sistema formato da legamenti, muscoli e fasce collocato a mò di culla orizzontalmente nella porzione inferiore del bacino tra pube e coccige; la sua funzione è contenere e stabilizzare gli organi dell’apparato urinario ed escretore.
Oltre a questo il pavimento pelvico consente un’attività sessuale normale grazie ad un insieme di fibre fasiche e toniche che si rilassano e si contraggono al momento opportuno.
La mancata coordinazione muscolare può determinare alterazioni funzionali:
Nell’attività sessuale: si possono riscontrare quadri di ipertono muscolare che determinano dolore o disfunzioni che ne determinano l’anorgasmia.
Nella continenza: l’ipotonia del pavimento pelvico può manifestarsi come incontinenza o si possono sviluppare quadri di urgenza. A volte le due patologie possono coesistere.
Lacerazioni da parto: ove i muscoli non si rilassano in modo appropriato per permettere il passaggio del feto e possono avvenire lacerazioni di strutture anatomiche a diversi livelli.
Statica pelvica: la corretta contrazione muscolare con l’attivazione delle fibre fasiche e toniche permette di non sviluppare situazioni di prolasso.
La riabilitazione pelvica viene svolta dalla Dott.ssa Paola Cascione De Raho mediante tecniche di:
Consiste nell’esecuzione di metodiche e tecniche fisioterapiche nelle quali è richiesta la massima attenzione e collaborazione terapista-paziente. La fisioterapia perineale prevede 4 fasi:
Per far ciò, la terapista Paola Cascione De Raho, usa stimoli tattili che guidano e facilitano il reclutamento muscolare, delle manovre di manipolazione fasciale ed altre tecniche fisioterapiche. Per consentire una corretta funzione del perineo è necessario che la postura sia il più possibile fisiologica; si farà ricorso a specifiche posture terapeutiche attive guidate dalla fisioterapista integrate a mobilizzazioni articolari, attivazioni muscolari coordinate e respirazione corretta.
Tali metodiche prevedono trattamenti intra ed extracavitari, oltre a:
Terapia fisica strumentale che consente di registrare l’attivazione muscolare volontaria, misurandone l’intensità e la durata grazie all’utilizzo di sonde endocavitarie contenenti elettrodi. Il segnale registrato viene trasformato da un apparecchio in stimolo visivo ed uditivo in modo da dare un feedback al paziente rendendolo consapevole dei suoi muscoli pelvici e della loro funzionalità.
Terapia fisica strumentale eseguita con apposite sonde vaginali o rettali contenenti elettrodi superficiali che conducono impulsi elettrici per stimolare la muscolatura a contrarsi oppure inviare altri tipi di corrente per abbassare la soglia del dolore, o ancora per rilassare la muscolatura;
Terapia fisica strumentale che consiste nella stimolazione del nervi tibiale posteriore per una rimodulazione sacrale riflessa del nervo pudendo;
Vengono date indicazioni sulla gestione dei corretti ritmi di contenzione e svuotamento grazie al ‘’Bladder Training’’; indicazioni sull’attivazione del pavimento pelvico durante le attività quotidiane evitando le situazioni in cui la pressione addominale aumenta in modo incontrollato.
E' la sinergia tra diversi specialisti (urologi, ginecologi, colon-proctologi, fisiatri, radiologi, terapisti del dolore) che garantisce una valutazione multidisciplinare del paziente ed un approccio terapeutico migliore.
In quanto sono le diverse professionalità a ruotare intorno al paziente per offrire un approccio al problema sinergico e coordinato andando insieme nella stessa direzione, la cura della persona.